La trasformazione digitale delle imprese italiane
La digitalizzazione sta davvero prendendo piede in Italia?

Secondo il Rapporto Istat 2021 l'emergenza pandemica ha dato una spinta a tutte quelle piccole e medie imprese italiane che ancora erano rimaste indietro. Il lavoro da remoto e i decreti hanno paralizzato il sistema lavorativo tradizionale, costringendo le aziende ad adattarsi ad un nuovo modo digitale di organizzare il lavoro. Tuttavia, questo cambiamento, seppur positivo, deve accompagnarsi anche ad una trasformazione culturale. I dati, infatti, parlano chiaro: mancano professionisti ICT che siano qualificati.
Ampio spazio alla digitalizzazione
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) presentato ad aprile dal governo Draghi ha lasciato ampio spazio a piani di digitalizzazione. Infatti, il 27% dei 222 miliardi di euro sono destinati al rafforzamento del tasso di digitalizzazione nazionale. Se consideriamo i numeri a livello Europeo l'Italia si presenta al 20entesimo posto per livello di digitalizzazione (DESI); rispetto al resto dell'Europa le nostre imprese presentano ancora una crescita digitale molto scarsa e scadente.
Le ricerche condotte da Aruba Enterprise e Cionet Italia hanno analizzato il perché di questa forte resistenza che ancora molte aziende dimostrano verso i processi di digitalizzazione. Le ragioni principali risiedono proprio nella mancanza degli elementi culturali per comprendere questa innovazione da parte del 57% degli intervistati. A seguire il 54% considerano complessi i processi organizzativi e il 52% considera troppo oneroso portare avanti le implementazioni tecnologiche per le proprie aziende.
La trasformazione a tutto tondo porta vantaggi
Ma la trasformazione digitale può davvero portare a dei vantaggi? Secondo l'analisi condotta dall'Osservatorio Innovazione Digitale delle PMI la risposta è Sì, seppur si pone particolare rilievo all'importanza di una processo di digitalizzazione a tutto tondo, che comprenda sia i sistemi, sia le conoscenze digitali del personale.
Secondo l'analisi dell'Osservatorio, infatti, le aziende davvero digitalizzate registrano un netto del 28% maggiore rispetto alle PMI che ancora faticano a vedere orizzonti digitali. A seguire anche il margine di profitto è più alto del 18%.
Insomma, in complesso le PMI che si sono trasformate hanno davvero guadagnato di più.
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