Domicilio digitale
Quali sono i vantaggi?

Il domicilio digitale che è obbligatorio dal 1° ottobre 2020 è uno spazio virtuale sicuro e certificato, su cui sia i privati cittadini che le imprese o i professionisti possono ricevere le comunicazioni in formato digitale.
In particolare, il domicilio digitale si distingue in:
- Posta Elettronica Certificata
- Servizio di recapito certificato qualificato o SERCQ o SERC
Di fatto, il Codice amministrativo digitale, presenta il domicilio digitale come una categoria più ampia di quella della PEC.
Infatti, secondo il D.Lgs. n. 82/2005, il domicilio digitale è “un indirizzo elettronico eletto presso un servizio di posta elettronica certificata o un servizio elettronico di recapito certificato qualificato".
Più generalmente, quindi, il domicilio digitale è un luogo digitale, un recapito online, che consente di facilitare la comunicazione, in particolare con la Pubblica Amministrazione.
Perché è vantaggioso il domicilio digitale?
Perché questo strumento digitale risulta essere vantaggioso per i cittadini, le imprese e i liberi professionisti?
Perché consente di sostituire il domicilio fisico per il recapito di comunicazioni con valenza legale.
Da qui ne derivano diversi vantaggi:
- la velocità di invio
- la possibilità di ricevere la comunicazione ovunque
- il costo zero per l'invio/ricezione
- la valenza legale che assume la comunicazione
- la garanzia dell'invio al destinatario corretto
Come si attiva il domicilio digitale?
Se per i privati cittadini non vige l'obbligo di munirsi di domicilio digitale, diversamente per imprese e professionisti questa misura è dovuta.
Per questo motivo per le imprese è necessario eseguire diversi passaggi quali:
- controllare la corretta iscrizione del domicilio digitale (PEC) al Registro delle imprese. Per far questo è possibile consultare il proprio “cassetto digitale”, una visura aggiornata o cercando la PEC dell’impresa sul sito www.registroimprese.it;
- in mancanza di un domicilio digitale attivo, richiederlo a un gestore abilitato e comunicarlo al Registro delle imprese.
I professionisti iscritti ad ordini professionali potranno invece:
- monitorare l'iscrizione del domicilio digitale con la presenza della PEC nell’Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta certificata (INI- PEC) gestito dal Ministero dello Sviluppo economico;
- nel caso di mancata iscrizione, aggiornarlo e comunicarlo all’ordine di appartenenza.
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